A 81 anni esatti dalla tragica strage di Marina di Massignano, avvenuta il 18 giugno 1944, la giustizia ha finalmente pronunciato la sua sentenza, riconoscendo il diritto al risarcimento per le famiglie delle 12 vittime civili e per il Comune di Massignano.
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Il merito di questo storico riconoscimento va allo studio legale, Associato Olivieri di San Benedetto del Tronto che, per conto del Comune di Massignano, ha intrapreso una complessa causa legale contro la Repubblica Federale di Germania. Durante la commemorazione dell'Eccidio, tenutasi il 18 giugno scorso, l'Avvocato Olivieri ha annunciato ai presenti che l'iter giudiziario, avviato ben 15 anni fa, si è concluso con un esito positivo.
Il Tribunale di Fermo, con una sentenza del 2018, aveva già stabilito il diritto al risarcimento per i discendenti delle vittime, una somma complessiva che si aggira intorno ai 10 milioni di euro. La somma, tuttavia, non proverrà direttamente dalla Germania, ma da un fondo di indennizzo istituito nel 2022 dal governo Draghi, destinato proprio a risarcire i danni subiti dalle vittime di crimini di guerra nazifascisti.
Anche il Comune di Massignano, costituitosi parte civile nel 2010 sotto l'Amministrazione dell'allora sindaco Marino Mecozzi, ha ottenuto una quota di 450 mila euro. Questo fondo comunale sarà destinato per mantenere viva la memoria dei dodici innocenti civili, affinché gli orrori del passato non si ripetano mai più.
La notizia ha avuto ampia risonanza mediatica, trovando eco anche sul TG3 Marche, dove sono intervenuti i parenti delle vittime, l'ex sindaco Marino Mecozzi e l'attuale primo cittadino Massimo Romani. Quest'ultimo ha già annunciato che la somma ricevuta sarà utilizzata per riqualificare l'area dell'Eccidio e, soprattutto, per rafforzare le iniziative volte a tramandare la memoria di quanto accaduto più di otto decenni fa.
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