Orologio

martedì 2 dicembre 2025

L'anima di Marinella Acciarri si racconta con le sue parole nell'ombra

È una voce che nasce dall’intimità dell’anima e dalle sue zone più silenziose quella di Marinella Acciarri, che con la sua nuova raccolta “Ancora… parole nell’ombra” - pubblicata nella collana “I Diamanti della Poesia” dell’Aletti editore - invita il lettore a un viaggio nelle profondità dell’esistenza, nei suoi chiaroscuri, nelle sue fragilità più luminose.

«Questa silloge l’ho chiamata così - spiega l’autrice, docente di Scienze degli alimenti, nata a San Benedetto del Tronto ma che vive a Massignano (Ascoli Piceno) - forse perché non riesco a considerare i miei versi delle poesie, per cui non le ritengo mai degne di essere messe in mostra. Sono “piccole” parole che forse è meglio sussurrare senza dare tanta luce».

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I temi che attraversano i versi sono quelli che caratterizzano la poetica dell’autrice: l’amore e la sua ricerca incessante; la natura, talvolta percepita come “matrigna” ma sempre capace di generare stupore, dal più minuto fiore a un semplice granello di sabbia. Una meraviglia nutrita da lunghi anni di studi scientifici e botanici; la solitudine e il dolore che essa porta con sé; l’attesa, con le sue ombre; l’assenza, nelle sue molteplici forme, quella di chi non c’è più e quella, forse più crudele, di chi è presente ma non vicino. La silloge si presenta come una piccola raccolta di versi liberi, una dimensione “personale” in cui si intrecciano amore e dolore, assenza e presenza, solitudine e desiderio. «Esplorare la voce delle parole - scrive, nella Prefazione, Cosimo Damiano Damato, regista e sceneggiatore italiano, attivo soprattutto nel mondo del teatro - sentire la profondità di qualcosa che assomiglia alle emozioni quando tutto è tremore e sensibile nervo in superficie».

I testi, ricchi di immagini e vibrazioni interiori, non rincorrono consapevolmente figure retoriche: metafore, ossimori, antitesi e anastrofi emergono con naturalezza, come riflessi del bisogno dell’autrice di «perdersi nelle parole». Anche se qualcosa di inespresso resta sempre. «Non si può esprimere tutto quello che ci esplode dentro in pochi versi». «Le parole sono sempre il suono dell’anima. La parola che scrivo è dolore, amore, passione, morte o è vita. La parola che arriva alle mie orecchie ha sempre un potere straordinario. A volte è lama sottile che colpisce, ferisce, spacca il cuore e distrugge l’anima, a volte è carezza che lenisce le ferite, sana e salva» - afferma l’autrice, che descrive la poesia come vita, cura, balsamo. Una lacrima che scorre, un sorriso lieve, un gesto necessario: «Scrivere è un’esigenza… da sempre. Mi ha aiutata a vivere o a sopravvivere. È far scivolare sulla carta ciò che a volte lacera l’anima».

In questo senso, Ancora… parole nell’ombra si fa non solo testimonianza ma anche dono, attraverso la scrittura, in cui realtà e creatività si intrecciano coinvolgendo, spesso, anche i sogni. Un invito a riconoscere la potenza generativa delle parole, dentro e fuori la poesia, e il loro ruolo fondamentale nella costruzione di una realtà più autentica, più attenta, più umana. «La poesia può rendere immortale un sentimento, una sensazione. Versi antichissimi ancora oggi sono in grado di toccarci il cuore».

Per lettori sensibili, per chi cerca una voce capace di dare nome alle emozioni, per chi crede che la poesia sia ancora, e sempre, un luogo di cura, Marinella Acciarri offre una nuova, intensa occasione di ascolto. «In un periodo in cui spesso non siamo capaci di ascoltare o di parlare, forse, la poesia può in qualche modo unire delle anime anche se per un solo istante».

Federica Grisolia

(Vincenzo La Camera - addetto stampa Aletti editore)

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