Il 18 giugno con una semplice cerimonia sono stati commemorati i dodici cittadini massignanesi barbaramente uccisi per rappresaglia dalle forze tedesche a Marina di Massignano sul finire del secondo conflitto mondiale.
Le dodici innocenti vittime, nove contadini del posto e tre sbandati campani, furono prelevate a caso dalle campagne circostanti e dalle loro case; picchiate e maltrattate lungo il tragitto e poi fucilate in due distinti luoghi. Sei di loro furono uccise vicino al fossato che si trova a ovest della Strada SS16 mentre le restanti sei furono fucilate sotto la ferrovia.
A ricordo dei due luoghi sono stati eretti alcuni anni fa due monumenti di bronzo ideati da Don Mario Angelini, un tronco con rami recisi e una ruota del treno. Oggi nella ricorrenza del 74 esimo anno dalla loro morte sono state deposte due corone di alloro offerte dalla provincia ascolana, e osservato un minuto di raccoglimento per non dimenticare.
Alla cerimonia hanno preso parte, il sindaco di Massignano Massimo Romani e l‘Assessore Enzo Perozzi, i sindaci dei Comuni limitrofi: Campofilone, Cupra Marittima, Ripatransone, la Provincia di Ascoli Piceno con il Consigliere Tonino Capriotti, i Carabinieri di Cupra M. e quelli Forestali del Comando di S. Benedetto del Tronto, i rappresentanti dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia), dell’ANCR (Associazione Nazionale Combattenti e Reduci), i parenti delle vittime e molti cittadini.
Presente anche Ciarrocchi Domenico, unico superstite dell’eccidio all’epoca dei fatti un bambino scampato miracolosamente alla carneficina. Il sindaco Massimo Romani ha ricordato che occorre tenere sempre forte e viva la memoria di quanto accaduto per non dimenticare quando accaduto in quei terribili giorni in cui la dignità umana è stata completamente calpestata.
Ha concluso leggendo un componimento redatto dalle Insegnanti e dagli alunni della scuola Primaria di Massignano, tratto da una pubblicazione fatta in occasione della ricorrenza del 50 esimo anno della Resistenza e della liberazione:
“E a voi dodici padri affettuosi, mariti premurosi, figli adorati così tragicamente scomparsi. A voi giungano i nostri pensieri i nostri ricordi accompagnati dall’eterna musica del mare unico testimone del vostro sacrificio”.
Il rappresentante provinciale dell’ANPI ha consegnato ai parenti delle vittime la tessera d’onore che viene conferita dal Presidente Nazionale in occasione dei “settant’anni” di entrata in vigore della Costituzione (1948-2018). A seguire nel piazzale antistante la spiaggia è stata celebrata, in ricordo dei dodici cittadini periti nella strage, la S. Messa da parte del parroco di Pedaso Don Ubaldo.
Le dodici innocenti vittime, nove contadini del posto e tre sbandati campani, furono prelevate a caso dalle campagne circostanti e dalle loro case; picchiate e maltrattate lungo il tragitto e poi fucilate in due distinti luoghi. Sei di loro furono uccise vicino al fossato che si trova a ovest della Strada SS16 mentre le restanti sei furono fucilate sotto la ferrovia.
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A ricordo dei due luoghi sono stati eretti alcuni anni fa due monumenti di bronzo ideati da Don Mario Angelini, un tronco con rami recisi e una ruota del treno. Oggi nella ricorrenza del 74 esimo anno dalla loro morte sono state deposte due corone di alloro offerte dalla provincia ascolana, e osservato un minuto di raccoglimento per non dimenticare.
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Alla cerimonia hanno preso parte, il sindaco di Massignano Massimo Romani e l‘Assessore Enzo Perozzi, i sindaci dei Comuni limitrofi: Campofilone, Cupra Marittima, Ripatransone, la Provincia di Ascoli Piceno con il Consigliere Tonino Capriotti, i Carabinieri di Cupra M. e quelli Forestali del Comando di S. Benedetto del Tronto, i rappresentanti dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia), dell’ANCR (Associazione Nazionale Combattenti e Reduci), i parenti delle vittime e molti cittadini.
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Presente anche Ciarrocchi Domenico, unico superstite dell’eccidio all’epoca dei fatti un bambino scampato miracolosamente alla carneficina. Il sindaco Massimo Romani ha ricordato che occorre tenere sempre forte e viva la memoria di quanto accaduto per non dimenticare quando accaduto in quei terribili giorni in cui la dignità umana è stata completamente calpestata.
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“E a voi dodici padri affettuosi, mariti premurosi, figli adorati così tragicamente scomparsi. A voi giungano i nostri pensieri i nostri ricordi accompagnati dall’eterna musica del mare unico testimone del vostro sacrificio”.
Il rappresentante provinciale dell’ANPI ha consegnato ai parenti delle vittime la tessera d’onore che viene conferita dal Presidente Nazionale in occasione dei “settant’anni” di entrata in vigore della Costituzione (1948-2018). A seguire nel piazzale antistante la spiaggia è stata celebrata, in ricordo dei dodici cittadini periti nella strage, la S. Messa da parte del parroco di Pedaso Don Ubaldo.
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