Orologio

martedì 3 agosto 2021

BREVE STORIA DEL DIPINTO DI VITTORE CRIVELLI DAL 1947 AD OGGI

Nel corso del mandato del priore don Luigi Tortelli dal 1947 al 1985 nella parrocchia di S. Giacomo Maggiore le notizie relative al quadro di Vittore Crivelli sono scarne. Il dipinto, ricorda don Mario veniva esposto non si sa in quali occasioni e posto in fondo al lato destro della chiesa di S. Giacomo M. come un normale quadro.

Negli anni in cui don Luigi fu responsabile subì un restauro per poter partecipare ad una mostra del pittore veneziano. In seguito alle dimissioni del priore Tortelli, avvenute il 5 agosto del 1985, venne nominato parroco delle parrocchie massignanesi, don Mario Angelini, diventando così il responsabile di tutta la comunità pastorale di: S. Giacomo Maggiore, S. Maria della Misericordia e dei SS Felice Adaucto di Villa Santi.

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Come responsabile della Comunità cristiana, don Mario chiese al priore il dipinto della “Vergine adorante il bambino” che custodiva nella canonica. Una volta venuto in possesso del quadro del Crivelli, che non versava in buone condizioni, in accordo con la Sovrintendenza dei Beni Culturali delle Marche di Urbino si decise per un nuovo restauro. 

La restaurazione dell’opera fu affidata ad un esperto restauratore di Pesaro, che oltre alla parte pittorica applicò sul retro una lamina di metallo in modo che la struttura in legno non si dilatasse con conseguenti rotture a causa della temperatura. Nel frattempo, don Mario preparò un altare laterale destro della chiesa di S. Giacomo Maggiore dove collocare il dipinto rinnovato nei suoi particolari. L’altare laterale precedentemente ospitava l’esposizione del Crocifisso. 

Prima che il dipinto tornasse a Massignano ci fu un sopralluogo di un tecnico della Sovrintendenza di Urbino che rimase esterrefatto dai lavori svolti per alloggiamento del quadro, in quanto don Mario, oltre alla struttura metallica e il vetro antisfondamento protettivo previse anche dei fori laterali per la ventilazione dell’aria ed una tenda per proteggerlo dal sole nelle ore più calde. 

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Il dipinto fu inaugurato dalla Comunità cristiana massignanese nel giugno 1986 in occasione della Prima comunione dei bambini dell’epoca. Il dipinto è rimasto nella sua sede fino a quando non è stato prelevato nel 2018 (tutti conosciamo come), per partecipare ad una esposizione dal titolo: “La Materia del restauro” a Matera capitale europea della cultura, inaugurata il 3 giugno 2019. Si sono sollevati molti malumori da parte dei cittadini massignanesi, online e sulla stampa locale, riguardo alle modalità di trasferimento anche perché l’opera di Vittore Crivelli non rientra a Massignano a tre anni di distanza. Le motivazioni sono: 

una teca particolare che preservi la sua integrità con controllo di umidità e temperatura del costo previsto di circa 20.000 – 30.000 euro; 

particolare periodo di pandemia dovuta al Covid-19.

Al momento per far tornare i cittadini di Massignano in possesso del quadro del Crivelli si sono mosse le Istituzioni locali a partire dal




Sindaco di Massignano con una missiva indirizzata all’Arcivescovo Metropolita di Fermo nella quale chiede lumi in merito alle vicissitudini subite dall’opera. Don Mario, tiene a precisare che l’opera è innanzitutto dal lato religioso, un atto di fede della Comunità cristiana verso la Madonna e successivamente un bene storico-culturale di inestimabile valore sicuramente da custodire. 

L’unico rammarico per il prelato è che i responsabili della Curia Arcivescovile di Fermo avrebbero dovuto avvisarlo del trasferimento del quadro quale custode dei beni della parrocchia di Massignano, a quanto pare ciò non è avvenuto. Ci si augura che il dipinto della Madonna adorante il bambino possa ritornare alquanto prima in paese in modo che la comunità massignanese possa continuare ad ammirarlo e venerarlo.

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