Domenica pomeriggio nella chiesa Santa Maria della Misericordia mio fratello Giovanni Mignini ha presentato il suo ultimo libro “Favole scomposte” edito dalla casa editrice Distruttori di Terre Edizioni.
Tra l’emozione del mio “fratellino preferito” e le domande del relatore Luigi Verdecchia è stato rivissuto tutto il percorso di studi dell’autore fino alla nascita della sua passione per la lettura e conseguentemente della scrittura.
Cliccare sulla foto per ingrandirla
I primi concorsi e il riconoscimento importante ricevuto per essersi qualificato al primo posto nel concorso letterario di scienza fantastica nel 2019.
Questo suo ultimo libro rivisita alcune favole conosciute ponendo l’accento su argomenti attuali come il pregiudizio, il potere corrotto e l’ipocrisia.
I cattivi non sono sempre i veri cattivi, alcune creature fantastiche con le loro considerazioni ci fanno capire che in fondo sbagliare non è sempre qualcosa di negativo perché “perdersi vuol dire anche imparare nuove strade”.
Ho amato in particolare una riflessione che leggendo ho sentito profondamente mia “ci si può anche ferire o dare per scontati, l’importante è sapersi comprendere e perdonare.” I cattivi alla fine insegnano ai bambini cosa non bisogna prendere da esempio.
Cliccare sulla foto per ingrandirla
Ieri pomeriggio tra tutte le cose dette da Giovanni una in particolare dovrebbe arrivare dritta al cuore di ognuno di noi:
Quello che ti emoziona non è mai banale.
Che sia una melodia, un ricordo, un ‘esperienza, una persona …ogni cosa in grado di toccarci il cuore diventa qualcosa di importante.
Quando Giovanni si siede al pianoforte…quando Giovanni scrive…quando Giovanni guarda la sua musa Elisa si crea un ‘atmosfera, un’emozione che riesce a toccare il cuore.
Non voglio sembrare troppo di parte ma sono sicura che nostro padre sarebbe davvero orgoglioso di tutti i traguardi che hai saputo raggiungere senza arrenderti mai di fronte alle difficoltà. Lui diceva sempre che nulla resta della gente nel tempo a ricordarne il passaggio sulla terra a meno che non si riesca a lasciare un segno.
Ti auguro di lasciarne tanti altri col tempo.
E ti auguro di continuare ad emozionare ancora e ancora.
Con infinito affetto.
La tua sorellina preferita.
(nonché l’unica!)
Nessun commento:
Posta un commento