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lunedì 5 agosto 2019

Un componente della nazionale di futsal in soggiorno a Massignano

Sergio Romano calciatore professionista di futsal (calcio a 5) classe 1987 di Roma con la sua famiglia ha scelto la cittadina collinare di Massignano per trascorrere alcuni giorni di vacanze prima di ricominciare la preparazione tecnica-atletica con la Feldi Eboli (SA), formazione campana di serie A che ha concluso il campionato 2018 ’19 al sesto posto in classifica.

Il calciatore con le Marche ha un legame particolare perché il nonno trascorreva le ferie a Lido S. Tommaso (FM). Il padre di Sergio, Stefano recandosi per caso a Massignano è rimasto colpito dal paese e in particolare da una abitazione ubicata all’interno del Palazzo Faviani, che poi ha acquistato e ristrutturato. Una antica dimora che fa parte dei palazzi nobiliari del centro storico. Ecco il perché della sua presenza nel Borgo Medievale di Massignano.

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Il palmarès di Sergio è molto ricco di successi, è stato un calciatore della nazionale Under 21 con la quale ha conquistato un argento in Russia nel 2008. Appartiene attualmente alla rosa della nazionale maggiore nel ruolo intermedio, con la quale ha ottenuto un bronzo, rispettivamente nell’Europeo in Croazia e ai mondiali in Thailandia nel 2012.

Un oro ai campionati Europei che si sono disputati in Belgio nel 2014. Numerosi sono gli ottimi risultati conseguiti nei vari club con cui ha militato, come promozioni, scudetti, coppe Italia e Winter Cup. Al campione di Calcio 5 sono state rivolte alcune domande alle quali ha risposto volentieri con un fare cortese ed educato, doti che a volte sono carenti in personaggi del genere.

Come è stato accolto a Massignano? 
Ottima accoglienza e mare splendido. Ospitalità incredibile. Per una persona che viene dalla grande città l’ambiente che ho trovato è perfetto per staccare un po’ la spina.

Come è nata la passione per il calcio a 5?
Ho cominciato con il calcio a 11 con le giovanili dell’Almas Roma. Verso i 15 anni ho smesso perché giocavo meno e mi è passata la fantasia per il calcio. Nell’Oratorio della parrocchia ho iniziato a giocare a calcio a 5 perché mi divertivo parecchio. Contattai un mio vecchio mister che mi ha messo in contatto con il Torrino di Roma, squadra di futsal. Feci il provino e poi da lì tutta la trafila dalle serie minori fino alla A2. 

Il calcio a 5 è uno sport minore rispetto a quello a 11?
Il calcio a 5 è sicuramente uno sport di nicchia e per appassionati. Il calcio classico invece è sovraesposto. Al calcio a 5 non viene data la giusta importanza e visibilità. Se un calciatore di quest’ultima disciplina va al mare nessuno lo riconosce se non è del settore, stessa cosa che accade ai giocatori di pallavolo di serie A.

Ai giovani si sente di consigliare il calcio a 5?
Senza dubbio perché per i bambini è più divertente a causa degli spazi ridotti.

Un bel ricordo o un episodio particolare della sua carriera?
Senz'altro l’esordio in nazionale Under 21, il passaggio a quella maggiore e la vittoria dell’Europeo nel 2012. Indimenticabile, la gara con la nazionale portoghese, tra l’altro mia moglie ha queste origini. Stavamo perdendo 3 a 0 poi la partita si è conclusa per 4 a 3 in nostro favore ai supplementari. Stupenda gara. Fatto molto raro nel calcio a 5.

Progetti per il futuro?
Il prossimo campionato continuerò a giocare con il Feldi Eboli, una squadra neo promossa nella stagione 2017 ‘18. Una società ben organizzata con obiettivi ambiziosi, si cercherà di centrare una finale in quanto la squadra è stata notevolmente rinforzata in vari reparti. L’anno passato con il Feldi Eboli abbiamo disputato la coppa Italia e i play off.

Per Sergio le vacanze stanno per terminare perché fra qualche giorno riparte per Eboli per iniziare la preparazione tecnica in vista del prossimo campionato. Ci lasciamo con un arrivederci al prossimo anno. Questa intervista è stata resa possibile grazie all’interessamento del signor Gianfranco Speranza.

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