Nel 2024 i dati dei flussi turistici nelle Marche riportano un aumento delle presenze turistiche del + 2,9% e degli arrivi del +2,6%. Nel sud delle Marche però la musica cambia.
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Massignano, pur essendo un paese a ridosso della costa, registra una pessima performance in percentuale ed in valore assoluto: infatti vi sono stati 5.075 arrivi contro i quasi 6.000 dello scorso anno che segnano un pesante calo del 35%. Anche le presenze 23.194 (ovvero i giorni di permanenza per persona) subiscono un sensibile calo del -9% (-2.294).
È vero, si
dirà, sono tendenze generali che riguardano il sud delle Marche, ma è proprio
in questa parte di regione che manca una strategia comune di incoming da parte
dei piccoli comuni che non fanno rete e non mettono a sistema una
programmazione delle attività culturali. Gli strumenti tradizionali non bastano
più.
È necessaria una riflessione approfondita sui
punti di debolezza dei piccoli comuni. Vogliamo ricordare che la lista PartecipAzione nel suo programma elettorale aveva già sollevato la necessità di
riflettere su come si fa turismo offrendo proposte sulle quali lavorare.
Il trend turistico negativo non può essere
ignorato e richiede interventi immediati per rilanciare il nostro territorio e
valorizzarne le potenzialità tenendo ben centrale che tempi moderni richiedono
progettualità differenti dal passato e nuovi metodi di promozione territoriale
in sinergia con gli attori principali del settore ricettivo.
Massignano ha diversi punti di forza e di
attrattività turistica quali: la sua collocazione a pochissimi km dal mare, una
campagna pulita ed ordinata, i prezzi delle camere molto competitivi rispetto
ai paesi costieri, la presenza di interessanti aziende di trasformazione dei
prodotti agricoli e un importante distretto florovivaistico, la gastronomia
tipica.
Tuttavia vi sono anche forti criticità che
sminuiscono i punti di forza:
- l’assenza di
una strategia che “venda il territorio” superando la frammentazione
dell’offerta turistica;
- la mancanza di
una spiaggia curata, pulita e dotata di servizi essenziali, nonostante
l’acquisto da parte del Comune;
- l’estrema
debolezza di un trasporto pubblico locale che colleghi l’entroterra alla costa;
- la pessima
viabilità con scarsa manutenzione delle strade provinciali e comunali;
- limitate
iniziative culturali di aggregazione.
·
staticità del
borgo dove in certe ore centrali della giornata si registra un tutto chiuso.
Un territorio sviluppa la sua vocazione turistica
non certo facendo un portale, come Vivimassignano, ma cercando di individuare i
fabbisogni e le priorità negli interventi in collaborazione con gli operatori
ed economici.
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