Orologio

domenica 2 aprile 2023

LA MEMORIA DI DON CELSO È VIVA NEI SUOI RAGAZZI

A distanza di 33 anni dalla sua morte il ricordo di Don Celso Giardinà esiste ancora nei ragazzi che hanno frequentato il Ricreatorio San Carlo di Fermo negli anni ’60.

Don Celso è stato responsabile per molti anni di questo ricreatorio accompagnando nella crescita diverse generazioni di giovani fermani che si definiscono: “I ragazzi di Don Celso”.

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Come consuetudine la domenica delle Palme, questi amici, ormai non proprio giovani, la cui età oscilla dai 70 anni fino ai 92 ben portati dal professor Bruno Donzelli, si ritrovano nel camposanto di Massignano per deporre i fiori sulla tomba del sacerdote e recitare una breve preghiera in suo suffragio.

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Quest’anno ad animare la preghiera c’è stato il parroco di Pedaso Don Ubaldo un suo grande amico. Un momento di raccoglimento è stato riservato ai compagni non più presenti tra loro dei quali si ricordano: Alongi Guerriero, Bernardo Bernardi, Nunzi Nunzio e Maurizio Maurizi. 

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Il signor Salvatore Bolognini ha regalato ai suoi compagni una fotografia risalente ai primi anni ’60 che li ritraeva, dopo essere stati all’oratorio, nel gesto di fare l’autostop per recarsi a Porto San Giorgio, viste le scarse disponibilità economiche. Sempre Salvatore ha composto per l’occasione una poesia dedicata agli amici del Ricreatorio letta sulla tomba di Don Celso e riportata qui di seguito.

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Dopo la visita al camposanto i partecipanti si sono recati presso l’Hotel Villa Aniana di Massignano dove hanno potuto gustare lo squaglio con i maritozzi cui era solito offrire Don Gelso ai ragazzi. Una bella mattinata all’insegna di vecchi ricordi, che ha suscitato certamente emozioni, organizzata dal signor Mario Scarfini.

Cari ragazzi di Don Celso,
immaginate un campeggio
ad intorno al Galà serale,
le filastrocche, le osterie
e le rime improvvisate.
Ciao Nu, ciao Bernà,
un abbraccio a Mizio
ed un saluto a Giovà.
Partivamo numerosi e felici (autostop aiutava).
Oggi a partire siamo in meno
ma l’entusiasmo è lo stesso,
perché se siamo rimasti in pochi quà
numerosi saremo là
insieme a Giardinà.
                                                                                                                                                                 
                                                                                                                                                                 Salvatore Bolognini

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