Anche quest’anno, nello stesso giorno al settantasettesimo anniversario l’Amministrazione comunale ha commemorato negli stessi luoghi il triste episodio che si è consumato sul finire del secondo conflitto mondiale, dove perirono dei concittadini per rappresaglia nazista.
Infatti, il 18 giugno 1944, furono trucidati proprio nel territorio di Marina di Massignano 12 innocenti cittadini, nove dei quali massignanesi e tre campani di rientro dal fronte che si trovavano a transitare in zona.
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L’esecuzione delle giovani vittime avvenne per ordine del capitano Potente, in seguito al ferimento di un soldato tedesco, in due luoghi diversi. Il primo al di sopra della ferrovia vicino ad un fossato contraddistinto da un cippo che rappresenta un tronco con sei rami recisi ognuno dei quali indica una vittima (De Angelis Giuseppe, Settimio e Secondo, Giobbi Camillo, Capriotti Nazzareno, Pennesi Nazzareno).
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L’altra violenza invece si è consumata vicino al mare, al di sotto della ferrovia indicata da un cippo a memoria di altre sei vittime che simboleggia una ruota di un treno che schiaccia tutto ciò che trova al suo passaggio in analogia alla guerra che crea distruzione e povertà (Acciarri Gino, Cecere Vittorio, Cossignani Italo, Mascia Michele, Nuccio Consiglio, Pennesi Luigi).
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Alla cerimonia che ha ripercorso in corteo i due punti dell’eccidio, hanno partecipato il sindaco di Massignano, Massimo Romani, un rappresentante provinciale, il presidente dell’ANPI (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) Antonio Bruni, i rappresentanti dei Comuni limitrofi, la Capitaneria di Porto, i Carabinieri di Cupra Marittima, i parenti delle vittime e molti cittadini massignanesi.
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Nel corso della cerimonia sono state deposte delle corone di alloro e celebrata la Messa in riva al mare dal parroco emerito don Mario Angelini. Al termine si sono succeduti vari interventi sul ricordo del nefasto episodio.
Il Sindaco di Massignano ha detto: "ricordare nel tempo questo tremendo eccidio è molto importante affinché episodi del genere non accadano mai più".
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