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venerdì 28 novembre 2014

Il pirogassificatore rimpiazzato dalla cogenerazione a metano

L’Amministratore delegato dell’impresa Verde Marche, Ambruosi Marziano, tramite un comunicato stampa ha reso nota la scelta dell’azienda di abbandonare il progetto del pirogassificatore di Marina di Massignano per passare alla cogenerazione a metano.

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Il progetto innovativo del pirogassificatore aveva provocato non poche polemiche da parte del Comitato Marina di Massignano che si batte contro l’impianto scambiato per biomassa. “Bugia”. A detta dell’imprenditore il Comitato è nato ad hoc non propriamente contro l’impianto ma contro la sua persona perché beneficiava del contributo erogato del GSE (Gestore Servizi Energetici) come produttore di energia da fonti rinnovabili, per le quali i cittadini pagano il 7% sulla bolletta energetica. 

Questo nuovo impianto a generazione a metano servirà a produrre energia elettrica ed acqua calda per il centro benessere, progetto che porta avanti da  quattro anni, e ci tiene a precisare che è costituito da: 4 piscine coperte, 1 residenze con 20 miniappartamenti, 1 albergo con 20 camere, 4 suite con vasca idromassaggio in camera da letto con cucina e sala da pranzo, benessere massaggi, stanza del sale, sauna e grotta. Parrucchieria, centro estetico, 2 palestre di cui una riabilitativa e spogliatoi. 

Piazza che porta al mare attraverso il ponte con scivolo con scale, sottopasso e chalet sulla spiaggia. Costo del progetto 12.000.000,00 €.  Si capisce che con tutte le strutture da alimentare e riscaldare occorre un impianto di una certa potenza elettrica e termica. L’impianto che sostituisce il precedente è a cogenerazione a gas metano e si utilizzeranno ben 12 caldaie. 

Le domande che l’imprenditore pone sono: “Chi inquina di più? Il Comitato è contro l’inquinamento o l’imprenditore? O è contro perché con il sistema di pirogassificazione si beneficia degli incentivi?” Il contributo piuttosto di rimanere in loco verrà dirottato nel Nord Italia dove invece questi impianti si stanno realizzando. 

Ambruosi si è definito un imprenditore che vuole fare innovazione, infatti il 30 novembre nel centro di confezionamento di S.Elpidio a Mare (FM) sarà inaugurato il progetto “Filiera chiusa” il quale consiste che tutto il processo produttivo avvenga in azienda. rinnovabili. Infatti in questa sede sono stati realizzati, impianti fotovoltaici, a biogas e gran parte dei mezzi di trasporto sono alimentati a metano. 

Il progetto del pirogassificatore tiene a precisare Ambruosi non è stato abbandonato per mancanza di autorizzazioni, perché l’Arpam e la Provincia avevano espresso un parere di valutazione, l’unico problema che poteva esistere era il suolo dove doveva edificarsi la centrale che era di proprietà comunale, ma se c’era un diniego di questo ente eventualmente si poteva spostare il sito sulla sua proprietà. 

L’imprenditore afferma che nessuno lo fermerà ma non vuole perdere altro tempo e vuole andare avanti per non allungare i tempi di inaugurazione del centro benessere, visto che il cantiere è bloccato da diversi mesi. 

Ha ripiegato su questa soluzione della cogenerazione perché vuole terminare il centro entro il 2016 come da programma, creare delle nuove attività e quindi posti di lavoro, stimati in circa 50, cosa non facile, in un momento di crisi come quella attuale.

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