Nel primo incontro di lunedì 22 febbraio 2016 che si è
svolto a Massignano relativo al Biodistretto “Il Piceno” si è parlato delle
nuove opportunità che offre il PSR 2014-2020 per lo sviluppo delle comunità
locali non solo riferite al biologico, ma a quelle che coinvolgono il turismo,
la tutela urbanistica e la cultura in partnership tra pubblico, Amministrazioni
comunali, privati e aziende rurali.
Presenti alla serata: il Sindaco di Massignano, il Consigliere regionale Fabio Urbinati, il presidente dell’AIAB, diversi Amministratori locali, che hanno aderito al Biodistretto, approvandolo nei rispettivi Consigli comunali, in totale i Comuni sono 18 tra la provincia di Fermo e Ascoli Piceno, aziende che si dedicano al biologico e numerosi cittadini.
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Ha aperto i lavori il Sindaco di Massignano, Massimo Romani, che si è detto onorato di ospitare questo primo incontro e di come la sua Amministrazione è sensibile ai temi che riguardano il biologico e l’ambiente. Infatti ha portato ad esempio i prodotti che vengono somministrati nella mensa scolastica che devono essere rigorosamente bio di stagione e a km 0.
Riguardo
all’ambiente, invece con il l’adozione del nuovo PRG sono state ridotte drasticamente
le aree edificabili a favore del verde. Queste
azioni intraprese da un solo Comune hanno poco valore, quindi occorre abbattere
i confini ed i campanilismi ed unirsi in questo percorso quello del Biodistretto per uno sviluppo ecosostenibile del
territorio.
Prima di iniziare il convegno è stato proiettato un filmato
realizzato due anni fa per la pubblicazione su di un network europeo che
mostrava le immagini sui Biodistretti de
“Il Piceno” che si sono tenuti nei 18 paesi del circuito. Il presidente del Biodistretto, il Sindaco di Pedaso Barbara Toce, ha illustrato i programmi e l’iter
di come è nato, tre anni fa, il Biodistretto, sotto la spinta dell’AIAB del
presidente Enzo Malavolta.
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Lo scopo che l’Associazione si pone è quello di far
aderire le Aziende che già lavorano nel biologico e inglobarne altre che si
vogliono riconvertire. Si è elencato quanto fatto dall’Associazione e quanto
c’è ancora da fare per ottenere un riconoscimento ufficiale dalla Regione
Marche per avere dei finanziamenti in questo settore. Attualmente il Biodistretto è costituito da un gruppo di lavoro che si sta impegnando per
avere il suo riconoscimento a livello regionale. Il gruppo è aperto a
quanti vogliano impegnarsi per questa causa.
Il rappresentante regionale Fabio Urbinati ha riferito
che la Regione Marche è molto sensibile a queste tematiche ed a breve emanerà i
regolamenti in merito alla costituzione dei Biodistretti in modo da
intercettare i fondi strutturali che la Comunità Europea mette a disposizione.
La legge in vigore della Regione Marche relativa ai Biodistretti risale al
maggio 2012 a breve sarà emanata quella nuova.
I progetti che si
presenteranno dovranno essere un volano per lo sviluppo dei territori e non
devono assolutamente sovrapporsi con altri progetti, vedasi GAL. Finora nelle Marche sono stati attivati due Biodistretti sperimentali in aree montane nella provincia di Pesaro e stanno
andando bene perché lavorano in sintonia con il territorio. L’importante è
unirsi in più soggetti perché se si è piccoli e soli non si ottiene nulla.
Al termine
dell’intervento è stata passata la parola a Silvia Pagliarini, studentessa
della facoltà di veterinaria dell’Università di Camerino, che ha presentato il suo
libro sull’alimentazione e sull’importanza di mangiare bene, scritto con la
collaborazione delle Aziende BIO della zona e quanto queste siano importanti
per la conservazione del patrimonio alimentare.
Mangiare prodotti biologici e rispettando
la stagionalità fanno stare bene sia il corpo che la mente e sicuramente fanno
vivere più a lungo. Di seguito è stato lasciato spazio agli interventi dei
presenti e ci si è lasciati con la promessa di rivedersi al prossimo incontro.
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