Giuseppe Alesiani è il pittore massignanese protagonista della mostra “Racconti di una terra” manifestazione estiva organizzata dal Comune di Massignano. La mostra si svolgerà dal 3 fino al 18 agosto nella chiesa di S. Maria della Misericordia di Massignano adibita a sala espositiva.
Il pittore Alesiani nel suo studio |
Quando e come è iniziato il tuo percorso artistico di pittore e quali ragioni ti hanno spinto ad intraprendere l’arte della pittura?
Il mio percorso artistico è cominciato nel 1974 all’età di 19 anni. Mi dilettavo a dipingere quadri con una tecnica scolastica assimilata nel corso delle scuole elementari e medie. Un aneddoto: la mia maestra delle scuole elementari, la Signora Pina, ha tenuto sempre per sé i miei disegni senza riconsegnarmeli indietro. Quando si facevano i diversi concorsi scolastici di pittura ero sempre l’allievo scelto per rappresentare la classe. Un giorno venne a trovarmi mia zia Luciana che rimase colpita da un quadro in casa chiedendomi chi l’avesse realizzato. Si trattava di una raffigurazione del fumetto di TEX creato con nozioni e tecnica di alunno di terza media. Gli risposi che era opera mia. A questo punto mi chiese se gliene potevo di dipingere uno. Molto umilmente gli risposi che non avevo i denari per acquistare la tela e tantomeno i colori. Il giorno seguente mi portò tutto l’occorrente e gli feci il dipinto. Il quadro terminato, lo mostrò alle colleghe di lavoro che rimasero entusiaste e colpite dalla sua bellezza tanto che mi commissionarono altre richieste innescando un meccanismo che è arrivato ad oggi. È iniziata così una carriera artistica che dal 1974 non si è mai interrotta fino ad ora. Le ragioni che mi hanno spinto a far ciò è la passione per l’Arte in senso lato e qualcosa che avevo dentro di me che doveva emergere fuori per mezzo delle mie opere. A seguire l’anno 1974, prima del servizio di leva, ho sempre coltivato questa passione. Terminato il militare, non trovando facilmente lavoro ho continuato a dipingere e finalmente nel 1978 senza tralasciare la pittura.
Primo cavalletto di pittura |
La svolta della tua carriera?
Nel Natale del 1974 partecipai alla mia prima mostra di pittura a Grottammare riservata a pittori grottammaresi organizzata da Vittorio Rivosecchi, un amante d’arte molto preparato nel settore pittorico grande amico del famoso e affermato artista, Pericle Fazzini. In questa circostanza conobbi Vittorio che mi fece partecipare alla rassegna anche se non fossi di Grottammare. Per me fu la prima esperienza nel senso che mi ha permesso di conoscere le tecniche di altri pittori con diversi anni di esperienza. Avevo tutto da imparare. Per me guardare e osservare opere di affermati pittori era molto rilevante, era capire come si dipingeva perché ero digiuno di tutto. Tutte le sere mi recavo alla mostra a Grottammare per parlare con i pittori, per cercare, con i loro consigli di imparare il più possibile. Il consiglio che mi hanno dato è stato quello di documentarmi e leggere molti libri a tema. Ogni domenica andavo da Vittorio e gli facevo vedere i miei quadri e lui mi dava dei suggerimenti su come migliorare. Dopo di che ho iniziato a fare delle mostre collettive in zona e fuori regione dove si respirava un clima d’arte diverso. Nel 1975 durante il servizio militare a Milano ho avuto la possibilità di visitare gallerie d’arte e librerie. In questo periodo acquistai il mio primo libro d’arte che custodisco ancora.
Che formazione scolastica hai avuto?
Terminata la scuola media il mio professore di educazione artistica mi consigliò di iscrivermi all’Istituto d’Arte di Fermo ma ciò non avvenne per vari problemi familiari e ripiegai nell’Istituto più vicino, scuola del tutto avulsa da quello che ho fatto dopo, ma valida sotto altri aspetti che mi sono serviti. Quindi la pittura fu accantonata per un periodo e dal quadro di Tex si riaccese la passione. Sono di formazione autodidatta e mi sono sempre documentato leggendo libri di Arte e frequentando alcuni corsi liberi di disegno all’Accademia delle B.B.A.A. di Macerata.
Quali sono gli oggetti preferiti da dipingere?
Ho iniziato a dipingere con quello che avevo appreso a scuola. Posizionavo degli oggetti sul tavolo e cercavo di riprodurli in modo fedele mettendoci qualcosa di personale. La natura morta, messa in forma diversa è stata sempre il mio cavallo di battaglia e rappresenta la metà della mia produzione. Ho dipinto il mio territorio dove sono nato che è l’imprinting delle mie radici, se dimentichi le tue radici sei destinato a scomparire. Il rispetto della natura è rimasto tale e quale alle origini, molti critici hanno scritto che ho un senso di riverenza della natura poiché senza di lei non possiamo esistere.
Quando inizi un quadro lo porti a termine?
È vero in parte perché ho dei quadri iniziati 50 anni fa e non ancora terminati e rimarranno per sempre così perché con l’evoluzione della mia arte, le tecniche, le idee possono nascere e morire lì. Questi quadri verranno esposti in mostra per dire che molte idee nel tempo possono subire mutamenti.
Un ricordo a cui tieni in modo particolare?
Il premio vinto alla mostra di pittura di Cupra Marittima nel 1975 proprio agli inizi quando ricevetti come riconoscimento una cassetta di colori, che ancora custodisco e che verrà esposta nella mostra insieme al mio cavalletto realizzato da un amico Vincenzo con materiale di risulta, sul quale ho realizzato il dipinto che poi è stato premiato. Questo riconoscimento è stato uno tanti ottenuti in varie località italiane e estere. Un premio importante è stato ottenuto alcuni anni fa alla biennale di pittura di Sharm El-Sheikh in Egitto.
Premio ricevuto nel 1975 a Cupra marittima |
Il Maestro Alesiani è un artista che non va dietro le mode e che cerca di imparare sempre qualcosa per soddisfare la voglia di pittura. Attraverso delle sue opere vuole trasmettere dei messaggi di malessere interiore accumulati nella vita che sono iniziati da piccolo di cui la società e la nostra esistenza sta diventando mancante. Poco incline alle nuove tecnologie, non possiede un telefono cellulare, non è presente sui social media ma è appassionato di sport.
Alla fine di questa lunga conversazione con il Maestro Alesiani ho scoperto lati di un artista che non conoscevo. Sensibile alle tematiche culturali, ambientali, sociali e appassionato di arte, messaggi che vuole divulgare attraverso le sue opere. Per concludere questa chiacchierata mi ha portato a visitare il suo laboratorio, una vera galleria d’arte con opere aventi vari soggetti. Quello che mi ha colpito che all’interno della stanza ci fossero due divani, cosa voluta dal pittore Alesiani poiché per ammirare un’opera occorre posizionarci davanti e catturare i diversi particolari.
Ringrazio pubblicamente per la disponibilità il Maestro Alesiani per avermi rilasciato questa intervista e per aver aumentato le mie conoscenze dell’arte pittorica.
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