In una abitazione del centro storico di Massignano che si snoda lungo Via Solferino e si affaccia in Via Borgo Vasai la vita continua anche se i proprietari non vi dimorano ma sono sempre presenti nei fine settimana. In questa casa vi è una particolarità.
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Il bisnonno Giuseppe Corpetti (foto di seguito) nato il 21 ottobre 1866 e morto il 30 gennaio 1942, di professione esattore comunale acquistò la casa verso al fine dell’Ottocento con già la vite esistente. La pianta non è mai stata estirpata dai vari proprietari che si sono succeduti perché Giuseppe, primo proprietario, aveva coniato il motto: “la vite è vita” giungendo così fino ai giorni nostri.
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Uno splendido e spettacolare fenomeno della natura che trova nella vite in settembre il periodo di massimo vigore con i frutti sui tralci. Con il trascorrere del tempo l’albero di vite ha avuto anche delle vicissitudini ma è sempre sopravvissuta a causa del suo habitat e del microclima ideale.
Alcuni anni fa in seguito ad una abbondante nevicata una parte di essa è stata recisa da Giovanni Silla per favorire la nascita di nuovi germogli. La pianta di vite nonostante gli anni è in ottimo stato e rigogliosa come se si trovasse ai suoi primi anni di vita.
Il vitigno offre i suoi frutti dolci e saporiti in settembre e li conserva fino a Natale. Un bel esempio di equilibrio tra vite e ambiente che consente all’albero di sopravvivere.
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