Orologio

martedì 16 maggio 2023

Il ricordo dei SACERDOTI massignanesi attraverso un santino

Una lettrice di massignanonews riordinando la sua vecchia dimora ha rinvenuto dei santini che venivano consegnati ad amici e parenti in occasione dell’ordinazione sacerdotale di novelli sacerdoti massignanesi. I santini sono in perfetto stato di conservazione nonostante il tempo trascorso poiché custoditi con religiosa cura dai suoi genitori passati da qualche anno a vita celeste.

Il più datato risale al 26 luglio del 1936 anno in cui è stato ordinato sacerdote don Celso Giardinà nella Villa del Seminario a S. Elpidio. Don Celso celebrò la prima S. Messa a Massignano il 27 luglio dello stesso anno.

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Il suo pensiero per questo giorno di festa è stato: ”Per il sacrificio che oggi ti offro o Signore concedi le tue celesti benedizioni al babbo e alla mamma al fratello ai superiori e parenti e a quanti mi hanno voluto e fatto del bene.”  

Padre Pietro De Angelis, l’unico sacerdote massignanese missionario nel Continente africano, prima in Sudan poi nella Repubblica Centroafricana, è stato ordinato sacerdote a Verona il 9 giugno 1940 ed ha celebrato la sua prima S. Messa a Massignano il 16 giugno 1940.

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La sua dedica, una frase di Monsignor Comboni, fondatore dei missionari comboniani: “Il primo amore della mia giovinezza fu per l’infelice Nigrizia (Nigrizia è la rivista mensile missionaria italiana per l’Africa). Il grido di guerra sarà fino all’ultimo respiro: ”Nigrizia o morte”. 

Don Adamo Giardinà è stato ordinato sacerdote a Chieti il 4 luglio 1943 e ha celebrato la prima S. Messa Solenne a Massignano l’11 luglio.

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Il suo pensiero: “Per il Sacrificio che oggi Ti offro, o Signore, sotto i materni auspici della Vergine Santissima, concedi al Babbo defunto, che non ebbi la gioia di conoscere, la pace eterna del Paradiso. Alla Mamma, ai fratelli, alla sorella, ai Superiori e a quanti mi hanno voluto e fatto del bene, le tue più larghe benedizioni. A me, tutte quelle grazie necessarie, perché posa essere e conservarmi sempre un Sacerdote. Ai tanti che nel mondo soffrono e sperano, la Tua dolce misericordia. Sacro Cuore di Gesù confido in Voi!” 

Don Febo Cacaci ha ricevuto la S. Ordinazione il 7 luglio 1946 ed ha celebrato la sua prima S. Messa a Massignano l’8 luglio.

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La sua dedica per questo giorno: “Il Sacerdote, che custodisce il Vangelo e i precetti di Dio, può essere ucciso, non mai vinto. Benedici o Signore il mio sacerdozio. Ai genitori, Superiori, parenti e amici dona le tue celesti grazie”. 

Infine un santino ricordo, del parroco Don Luigi Tortelli quando prese possesso nella Prioria di S. Giacomo Maggiore che avvenne l’8 settembre 1945.

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Il suo pensiero: “E’ pacifica la sua venuta? Pacifica, rispose; sono venuto per immolare al Signore: santificatevi e venite con me al Sacrificio”. 

Tutti i sacerdoti sono tornati alla casa del Padre e riposano nel civico cimitero di Massignano ad eccezione di don Febo. L’ultimo sacerdote ha lasciarci in ordine di tempo è stato proprio don Febo Cacaci venuto a mancare il 10 luglio 2009 ed è sepolto nel cimitero di Capodarco di Fermo poiché in tale luogo ha svolto il suo Ministero per molti anni.

Da quanto riportato sopra si evince che l’ultima vocazione sacerdotale che è maturata nella Comunità cristiana massignanese risale a 77 anni fa e fu quella di don Febo. Da questa data in poi non vi è stato più nessun sacerdote massignanese. 

Questo fenomeno della crisi vocazionale non riguarda solamente la nostra Comunità ma è diffusa e coinvolge la Chiesa in generale. Ai credenti non resta che pregare affinché il Signore mandi sacerdoti nelle Parrocchie perché la messe è tanta e gli operai sono pochi. 


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