Conducendo, con mia figlia, una ricerca sull’albero genealogico
della mia famiglia ho riscoperto l’esistenza di una lapide del XVII secolo.
La lapide è posta sul fronte sud di una casa colonica, sita in
c.da Fontane-S.Pietro, a sud-ovest del capoluogo di Massignano.
La casa appartenne, fino agli anni settanta, ai miei avi.
Da bambino, quando frequentavo quei luoghi, rimanevo affascinato
oltre che da quella lapide, per me purtroppo dalle scritture latine
incomprensibili, anche dal particolare luogo ameno e suggestivo. Luogo
incantevole, in zona collinare panoramica, ben esposto a sud, arricchito dalla
presenza di alcuni ruderi murari, da un aranceto addossato ad un antico muro
cadente, da una serie di fontane di acque sorgive superficiali e da alcuni
pantani.
Quel luogo doveva essere per forza stato qualcosa di particolare o
almeno quella zona aveva avuto un trascorso speciale.
Gli stessi nomi delle contrade evocano alla mente la Chiesa S. Pietro,
scomparsa, e la presenza di molteplici fonti di acque sorgive.
Ho cercato, allora, di comprendere qualcosa di più traducendo le
iscrizioni poste sulla lapide e cercando di capire le ragioni della sua
collocazione.
Sulla lapide, del 1640, si legge che il sacerdote Gianmarco
Tassoni, filosofo, giudice e interprete dell’arte medica presso la scuola
fermana, fece costruire un acquedotto
per ricreazione dei suoi cari e per l’irrigazione del giardino.
Consultando il catasto gregoriano ho potuto accertare che la casa
sulla quale è posta la lapide è stata
costruita successivamente al XVII secolo, quindi la lapide è stata posta ove si
trova oggi solo a posteriori, proveniente da altra collocazione.
Con molta probabilità, la lapide fu ritrovata sui ruderi murari
posti ad ovest della casa e ricollocata poi nell’attuale posizione.
Questa circostanza può essere avvalorata anche dal fatto che i
ruderi murari sono ubicati proprio lungo la direttrice delle fontane di acqua
sorgiva.
Certo, probabilmente, non ho scoperto nulla di particolarmente
importante dal punto di vista storico, si tratta solo di un signore che per il
proprio compiacimento lasciò questa sua testimonianza ai posteri. Resta, però,
il fatto che tutta la zona si riconferma di particolare interesse storico.
Ad est rispetto alla casa dei miei avi, infatti, su un terreno
che, dal catasto gregoriano, risultava appartenere al Beneficio(1) dei
SS. Pietro e Antonio, beneficio eretto presso la locale Parrocchia della
Misericordia, è probabile che vi era posta proprio la Chiesa di San Pietro.
Collocazione, tra l’altro, già indicata dallo storico Galiè(2) e
riconfermata dalla denominazione dell’omonimo Beneficio, proprietario del
terreno nel sec. XIX.
(1) Beneficio: fondazione pia che ha la destinazione perpetua di beni
o di rendite a scopi religiosi o di culto.
(2) Vincenzo Galiè, Massignano e il suo territorio in epoca romana e
medievale, Pedaso, 1997 (pag. 26, 27 e 28).
PLANIMETRIA IGM XIX SEC. DELL’AREA OGGETTO DELLA RICERCA
(zona ubicata a sud-ovest rispetto al capoluogo di Massignano)
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LA CONTRADA FONTANE–S.PIETRO
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LA LAPIDE
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LE
ISCRIZIONI POSTE SULLA LAPIDE
D(eo)
O(ptimo) M(aximo)
Io(hannes) Marc(us) Tasson(i)
p(re)sbi(ter) sac(erdos)
Phil (osophus) ac iude(x) …. bar(?) aediu(m)
apud Firma(n)um medic(i)ne
artis interp(re)ti set Nicolo-
sae Bened(icti) Ophida(ne)
fili(us)
ad sui suor(um)q(ue) ricreati-
onem et viridarii irriga-
tionem f(ieri) f(ecit) 1640
Le scritte
dentro le parentesi non sono riportate sulla lapide, sulla quale vi sono
iscrizioni abbreviate.
DIO OTTIMO E
MASSIMO
Gianmarco Tassoni sacerdote
filosofo e giudice …..(?) delle
case
interprete dell’arte medica
presso lo (studio) fermano
e figlio di Nicola di Benedetto
da Offida
fece costruire per ricreazione
dei suoi cari e per l’irrigazione
del giardino 1640
PLANIMETRIA DEL CATASTO GREGORIANO
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Luigi Del Prete
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