All’interno della festa "Fischiettando" del 13 giugno
alle ore 19,00, nel teatro all’aperto di via Palestro si è svolta la II
edizione di: “Un Paese ci vuole” recital
di musica, poesia classica e dialettale organizzata da diversi cittadini
massignanesi con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale.
Un modo per
riflettere con i compaesani attraverso i valori e le tradizioni che
contraddistinguono la Regione Marche nello specifico, quelli di Massignano. La
serata è iniziata con la presentazione del programma da parte di Emilia
Canaletti e dalla note di un brano musicale: “Canzone dell’amore perduto” di
Fabrizio De Andrè eseguito al sassofono contralto da Guido Porrà e alla
fisarmonica da Daniele Cococcioni (Fisax Duo).
|
Cliccare sulla foto per ingrandirla |
La serata ha avuto tre momenti,
il primo è stato un omaggio a Giacomo Leopardi, il secondo dedicato al dialetto
e il terzo ha riguardato il racconto di un oggetto caratteristico della nostra
terra, il fischietto.
|
Cliccare sulla foto per ingrandirla |
Si è passati
subito nel vivo della serata con la declamazione di poesie classiche del più
grande poeta marchigiano Giacomo Leopardi, recitate e interpretate con
sentimento da Olimpio Marzetti seguite da una poesia dedicata a Massignano, “Il
mio borgo” scritta dalla maestra Diana Massi, cittadina massignanese.
|
Cliccare sulla foto per ingrandirla |
A causa
delle condizioni meteo non favorevoli ci si è spostati nella sala Consiliare
dove sono state recitate delle poesie umoristiche dialettali, alcune delle
quali tradotte nel dialetto massignanese dall’opera di Luigi Mannocchi ed
interpretate da Rosangela Parigiani.
|
Cliccare sulla foto per ingrandirla |
Tutte le poesie e le varie attività
proposte sono state intervallate dai più belli brani di musica italiana,
personalizzati ed interpretati dal Fisax Duo. È stato presentato anche un
piccolo sketch di vita paesana in dialetto massignanese, ideato e proposto da
due allievi della scuola Media, Peci Matteo e Favelli Edoardo, molto bravi e
preparati nella parte.
|
Cliccare sulla foto per ingrandirla |
Un modo allegro per far continuare ad esistere il
dialetto pure tra i più giovani e che questa importante lingua non si perda nel
tempo. Sulle note di un brano musicale
russo “Kalinka” si è esibita in costume caratteristico e a passi di danza
l’insegnante-ballerina Giacomi Tatiana, diplomata all’Accademia di danza di
Monaco.
|
Cliccare sulla foto per ingrandirla |
Prima di concludere è stato letto un racconto: “Fammi un fischio” della
scrittrice Silvana Sonno inerente alla manifestazione in corso. Uno spettacolo
singolare, un connubio tra poesia e musica che ha trasmesso ai presenti
emozioni, sentimenti e ricordi che hanno
fatto sentire felici.
Un ringraziamento è stato rivolto dagli organizzatori,
che sono gli stessi protagonisti del recital, a tutti coloro che hanno
partecipato, sperando di aver creato in loro tramite i versi delle poesie e le
note dei brani musicali delle sensazioni belle e indimenticabili che ci
allontanano per un po’ dalla realtà.
Nessun commento:
Posta un commento