Weekend di festa nel Borgo medievale di Massignano al
profumo di ginestre e nell’incantevole magia dei fischietti in terracotta con
la manifestazione "Fischiettando"
organizzata dall’Amministrazione Comunale e curata da Luigi Fosca, esperto del
settore e collezionista.
Il tema di questa edizione è stato: “I Santi che
fischiano nella tradizione popolare”. Nel museo dei fischietti, pipe e
terracotta popolare sono stati esposti i fischietti a tema che rappresentano figure
sacre, di diverse forme, dimensioni, molto colorati provenienti da più regioni
e dalle collezioni di Armando Scuto e Luigi Fosca.
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Per l’occasione è stato
redatto anche un catalogo-guida con la spiegazione e la provenienza di ogni
fischietto. La giornata del sabato è stata caratterizzata dall’evento: “Un
paese ci vuole”, dalla mostra di pittura nella sala Consiliare del pittore
Giuseppe Alesiani e dall’allestimento da parte di alcuni esperti del forno di
carta, realizzato da appassionati e quindi non professionisti, come: Armando
Scuto (Cuneo), Onofrio Chieco (Mondovì CN), Alberto Bufali (Pregio PG) e
Antonio Valentini (PG).
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Il forno di carta è costituito da una struttura
portante di canne di bambù sulle quali vengono inseriti molti strati di carta
imbevuti di argilla liquida (barbottina) fino a raggiungere uno spessore di 3 o
4 centimetri. La preparazione è molto
lunga e per questo motivo si è cominciato la mattina alle ore 9,00. All’interno
del forno sono stati posti tre fischietti in argilla, creati: uno dall’artista
russo Valery Kurstmulaev e due da Onofrio Chieco di Mondovì (CN), una volta
cotti saranno depositati nel museo a ricordo di questa giornata.
Il primo
fischietto rappresenta un personaggio caratteristico russo che ha in testa una
civetta, mentre gli altri due sono due civette (simbolo di saggezza e di intelligenza)
adagiate sopra una sfera che si guardano e l’altro invece è un pesce che nella
simbologia indica la religione. Alle 22,30 dopo dodici ore di funzionamento, una
volta raggiunta la temperatura di circa 1000°C vi è stata l’esplosione del
forno, che ha reso visibili i tre manufatti incandescenti.
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Un momento davvero
bello e spettacolare. Un pensiero
Alberto Bufali l’ha voluto rivolgere al grande maestro Alberto Cavallini per
gli amici Caba che non è più tra noi, ma che per molte edizioni precedenti ne è
stato il protagonista. La festa è continuata in piazza al suon di musica dove
si potevano gustare prodotti culinari preparati dai ristoratori locali e dalla
Pro Loco.
Per i due giorni di festa lungo
le vie vi sono state esposizioni di fischietti realizzati dai bambini della
scuola Primaria e da diversi artigiani locali. Un ringraziamento agli
organizzatori che attraverso questo evento hanno fatto riscoprire tradizioni e
tecniche della lavorazione dell’argilla, un tempo tanto care, al Paese dei
cuccià.
un grazie per l,ospitalità, Onofrio
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